In casa abbiamo sicuramente tessuti e pezzi di stoffa destinati a finire nella spazzatura e quindi, purtroppo, ad essere sprecati.
La guru nipponica Marie Kondo, (detta anche Konmari) ci insegna come riordinare la nostra casa e come dare finalmente il giusto peso a ciò che utilizziamo e allo spazio in cui viviamo. Ha scritto, infatti, numerosi libri diventati dei best seller sul tema del decluttering, ovvero “fare spazio”. Forse non tutti condivideranno questa pratica, ma possiamo sicuramente provare a fare più spazio nell’ambiente in cui viviamo cercando di capire se vale davvero la pena tenere alcuni oggetti piuttosto che altri.
Leggendo le regole base del pensiero di Konmari si può notare come il pilastro fondamentale di questo metodo o filosofia di vita sia quello di conservare solo ed esclusivamente ciò che è essenziale e che ci rende felici. Marie spiega infatti: «Ricordatevi, non state scegliendo cosa scartare ma, piuttosto, cosa conservare, conservate soltanto le cose che suscitano in voi gioia. E quando scartate un oggetto che non vi dà gioia, non dimenticate di “ringraziarlo” prima di salutarlo. Separarvi dalle cose che sono state nelle vostre vite con un senso di gratitudine rafforzerà il vostro apprezzamento, nonché il desiderio di avere maggiore cura di ciò che decidete di tenere».
Prima di compiere il gesto di buttare un oggetto, Marie Kondo consiglia, quindi, di ringraziare questo oggetto per il servizio resoci e salutarlo in modo da limitare i sensi di colpa.
L’approccio di Marie Kondo è ispirato a quello della religione shintoista, secondo la quale le azioni del pulire e riordinare correttamente sono una pratica volta a generare energia positiva. Per lo shintoismo tutte le cose, compresi anche gli oggetti, sono emanazioni delle divinità e per questo vanno amati e rispettati. Questo concetto è poi l’elemento su cui si fonda anche la cultura giapponese.
Difficile definire in poche parole i concetti dello shintoismo, diciamo che per questa dottrina ogni cosa, non solo gli oggetti naturali come le pietre o gli alberi, ma anche quelli creati dall’uomo come l’auto che usiamo ogni giorno, ad esempio, sono emanazioni della divinità e per questo vanno amati, puliti, curati e rispettati.
Facendo una ricerca su internet, qualche giorno fa, ho trovato un blog molto interessante, curato dallo scrittore Gianluca Goffo.
Goffo, nel suo libro “Le coordinate della felicità”, scrive questo:
“La felicità è come una fiamma: solo noi possiamo accenderla, ma solo gli altri possono aiutarci a tenerla viva e a farla divampare.”
Inoltre aggiunge: “Se vuoi provare una forma certa di felicità, impara a prenderti cura di qualcosa o di qualcuno. Basta anche una piantina da annaffiare ogni sera, una gentilezza, una telefonata, un “grazie”. Ti farà stare bene e ti mostrerà che la felicità non è una questione di puro egoismo, ma una sensazione che nasce tanto dal dare quanto dal ricevere”.
Ciò che conta davvero è l'animo. Tutte le cose ne hanno uno. Averne cura significa provare a trasferire il proprio animo in ogni cosa, ovvero significa preoccuparci di noi stessi. Allo stesso tempo, questo implica avere cura anche degli altri.
Un giorno un cliente mi ha chiesto se poteva inviarmi un pezzo di tessuto di seta che era parte di una mascherina, dicendomi se fosse possibile utilizzarlo per creare degli orecchini.
Questa particolare richiesta mi ha reso molto felice ed emozionata perché, in questo modo, potevo dare “Nuova vita” a ciò che altrimenti sarebbe diventato solo un rifiuto destinato ad essere buttato. Il concetto chiave è, non solo scartare, ordinare, avere spazio ma anche dare una seconda vita agli oggetti facendoli diventare ad esempio, accessori personali, unici e alla moda! Questa idea di “Nuova vita” per me è una gioia e non è solo finalizzata a vendere dei gioielli, ma anche e soprattutto a passare un importante messaggio per uno stile di vita rispettoso.
Se in casa avete stoffe e tessuti a cui siete affezionati e che vi rendono felici oppure avete ereditato dalla vostra nonna una vecchia sciarpa che non usate più ma che vi spiace buttare via, ricordate che tutte queste cose potranno essere riciclate in modo creativo per dare vita ad accessori unici e originali.
Gioie Nipponiche vi propone le soluzioni più interessanti per applicare il riciclo creativo a pezzi di Gioie di stoffa. E’ sufficiente un pizzico di fantasia per dare “Nuova vita” ai materiali, che possono trasformarsi così in tanti nuovi oggetti.
Sono un perfetto ricordo da realizzare con i tessuti di scarto che tutti noi abbiamo in casa!
Ecco qua, ad esempio, una soluzione nata da un idea di un cliente. Orecchini e chocker realizzati con una mascherina usata in seta ricavata da un foulard.
Altre idee che si possono realizzare sono elastici per capelli con i fiori o un cerchietto che piace molto anche alle bambine.
Con un pezzo di stoffa avanzato, si può creare uno splendido porta gioielli da usare in viaggio ma non solo! Potrebbe essere, infatti, una bella e soprattutto utile idea per non perdere braccialetti, orecchini e altri oggetti nella borsa… mi è spesso capitato di non saper dove mettere orecchini e cosmetici che finivano sempre sparsi in qualche taschina nascosta o sul fondo della borsa, con il rischio di non trovarli più! Il portagioie sarà quindi un alleato perfetto per tenere in ordine i nostri gioielli e anche per fare un regalo unico e speciale!
Tramite una leggera torsione è possibile aprire e chiudere il coperchio. La grandezza è di 9x9 cm.
Un’altra idea fantastica è il kimono copribottiglia realizzato a mano con stoffa di cotone, può essere una elegante e simpatica idea per quando porti il vino ad una festa oppure come regalo insieme alla bottiglia! Ѐ riutilizzabile quante volte si vuole e facile da mettere e togliere.
Si tratta di una creazione molto versatile che può essere utilizzata in modi diversi, dal fermaglio a spilla, alla farfalla per decorare bomboniere per matrimoni e altri eventi oppure come decorazione del chiudipacco… insomma, fate largo alla fantasia!
Una piccola e leggera spilla per dare un tocco assolutamente originale al tuo stile. Anche la farfalla è realizzata a mano con la tecnica “origami” a partire da stoffa giapponese: cotone o seta, a seconda del modello.
Come ultima cosa vorrei ringraziare di cuore Deborah che ha fatto crescere in me il desiderio di mettere in pratica il bellissimo concetto di dare una seconda vita agli oggetti che ho potuto poi realizzare grazie alle creazioni di Gioie Nipponiche.
Se per caso avete una richiesta particolare o informazione, sono sempre a vostra disposizione, mandatemi pure un messaggio! Sarò felice di rispondervi il prima possibile. Grazie della lettura e ci vediamo presto!
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